4 novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
Istituita nel 1919, ad un anno dalla fine dell’esperienza italiana nel primo grande conflitto bellico, la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, costituisce per l’intero Paese un momento di ricordo ma, soprattutto, di riflessione. Anche la cittadina nocese ha voluto rendere omaggio ai caduti in guerra, depositando davanti al monumento di via Calvario, una corona di alloro, secondo una tradizione, ormai consolidata e portata avanti con magistrale impegno dall’Amministrazione comunale.
Hanno presenziato alla ricorrenza, le sezioni locali dell’ “Associazione nazionale degli Alpini” e dell’“Associazione nazionale dei Carabinieri”, l’associazione di volontariato “Il gabbiano”, l'associazione San Pio e la Croce Rossa. Accanto loro, numerose autorità civili e militari, tra cui il sindaco Domenico Nisi, il luogotenente maresciallo Lorenzo Zaccaria, il segretario comunale avv. Giuseppe Salvatore Alemanno, il giudice di pace avv. Tiziana Gigantesco, l’Ispettore del Corpo Forestale Giovanni Posa e il magg. Gianvito Vavallo, comandante della Polizia Municipale di Noci.
“La bandiera che oggi innalziamo è il segno identificativo della nostra Italia” ha esordito il sindaco Nisi “Quella che noi oggi celebriamo è l’Unità italiana, raggiunta al prezzo altissimo dei tantissimi giovani morti durante il conflitto bellico. Non a caso, quella di oggi è anche la festa delle forze armate, dei soldati che hanno lottato per perseguire questo nobile valore e dei militari che ancora oggi si impegnano non solo nell’attività quotidiana, ma anche nelle missioni di pace. Se noi abbiamo a cuore questo posto e questo ideale di Unità, dobbiamo impegnarci, ognuno con il proprio ruolo, a preservarlo."
Doveroso, a riguardo, il ricordo del signor Perchiazzi, presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti, e di tutti coloro che si sono prodigati, in passato, perché a Noci fosse innalzato questo monumento. Alla cerimonia ha partecipato anche una nutrita rappresentanza scolastica locale, costituita dalla classi terze della scuola media “Gallo” e quinte della scuola elementare “Positano”. Dopo il rituale di benedizione curato da Don Carmine Chiarelli, un coro unanime si è stretto attorno alla stele sulle note dell’inno nazionale, musicato dalla banda cittadina “Sgobba”. Anche i più piccoli hanno espresso il loro sentimento patriottico, sventolando bandierine italiane e partecipando con entusiasmo all’inno.